Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33757 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33757PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione a delinquere si configura quando vi è un contesto organizzato di soggetti stabilmente dediti alla commissione di reati, desumibile dalla reiterazione di condotte analoghe attuate attraverso il ricorso a varie strutture societarie, anche se formalmente "nuove", ma di fatto ereditanti sede, personale e oggetto sociale di precedenti compagini già colpite dal fallimento. La partecipazione all'associazione può essere dimostrata attraverso il ruolo svolto dal concorrente nella predisposizione dei mezzi per la realizzazione dei reati fine, anche sulla base dell'interpretazione logica e coerente del contenuto delle conversazioni intercettate, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza. Inoltre, la responsabilità per il reato di truffa finalizzata all'ottenimento di pubbliche erogazioni può essere affermata in capo al partecipe dell'associazione che, in qualità di consulente aziendale, abbia cooperato nella consumazione di tale fatto-reato. La gravità dei fatti e il ruolo svolto dall'imputato possono giustificare l'irrogazione di una pena prossima al minimo edittale, senza che sia necessaria una specifica motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/09/2016 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LIGNOLA FERDINANDO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore avv.to (OMISSIS) che insiste nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 30 settemb…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.