La giurisdizione sulle graduatorie della scuola permanenti e ad esaurimento spetta al giudice ordinario, in quanto si verte in tema di accertamento di diritti di docenti già iscritti, con esclusione della configurabilità di una procedura concorsuale in senso stretto. Pertanto, la pretesa consiste nella conformità o difformità a legge degli atti inerenti al rapporto già instaurato e quindi di gestione della graduatoria utile per l'eventuale assunzione, dando luogo a diritti soggettivi e non a interessi legittimi. In tali casi, l'amministrazione scolastica agisce con i poteri e la capacità del datore di lavoro privato, ai sensi dell'art. 5, comma 2, d.lgs. n. 165 del 2001, e non nell'esercizio di pubblici poteri, con la conseguente attribuzione della giurisdizione al giudice ordinario. La giurisdizione del giudice amministrativo è invece esclusa, in quanto non si configura una procedura concorsuale, mancando un bando, una procedura di valutazione e un'approvazione finale di graduatoria che individui i vincitori. Pertanto, la controversia relativa alla corretta collocazione di un docente nelle graduatorie permanenti o ad esaurimento della scuola rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, con salvezza degli effetti sostanziali e processuali della domanda proposta davanti al giudice privo di giurisdizione.