Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21316 del 27 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:21316PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la durata della sospensione della patente di guida quale sanzione amministrativa accessoria a una condanna penale per lesioni colpose con violazione delle norme sulla circolazione stradale, deve motivare adeguatamente la propria decisione, ancorando la misura della sanzione ai criteri stabiliti dall'art. 218, comma 2, del Codice della Strada, quali la gravità della violazione commessa, l'entità del danno apportato e il pericolo che l'ulteriore circolazione del veicolo potrebbe comportare. La mancanza di una motivazione effettiva e realmente idonea a rappresentare le ragioni poste a base della decisione adottata costituisce una violazione di legge, censurabile in sede di legittimità. Il giudice di rinvio, nel rideterminare la durata della sospensione, è tenuto a uniformarsi ai principi di diritto enunciati nella sentenza di annullamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Be. Pa. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza del Tribunale di Firenze in data 13.10.2008 che, giudicando in sede di rinvio, ha disposto la sospensione della sua patente di guida per la durata di mesi due per il reato di cui all'articolo 590 codice navale;

Visti gli atti, la sentenza denunciata e il ricorso;

Sentita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

Sentito il PM nella persona del PG Dott. MONTAGNA Alfredo, che ha chiesto il rigetto del …

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