Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5429 del 11 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:5429PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di rapina aggravata si configura quando l'agente, mediante violenza o minaccia, sottrae ingiustamente una cosa mobile altrui, a prescindere dall'intenzione dell'agente di restituire successivamente il bene sottratto. La violenza o minaccia integrano l'elemento oggettivo del reato, a prescindere dalle motivazioni soggettive dell'agente, essendo sufficiente che l'azione sia diretta a impossessarsi ingiustamente della cosa altrui. Pertanto, il fatto che l'agente intendesse successivamente consegnare il denaro sottratto alla persona offesa non esclude la configurabilità del reato di rapina aggravata, in quanto l'elemento essenziale è la sottrazione ingiusta mediante violenza o minaccia, a prescindere dalle finalità perseguite dall'agente. Inoltre, il reato di calunnia si configura quando l'imputato, negando la sussistenza del fatto a lui addebitato, accusi ingiustamente terzi di aver commesso reati, determinando così l'avvio di un procedimento penale nei loro confronti, senza che possa invocarsi la scriminante dell'esercizio del diritto di difesa. Infine, il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato sulla base della gravità dei fatti, del numero e della qualità delle persone offese, dell'elevata intensità del dolo e dell'assenza di una elaborazione critica del disvalore delle condotte poste in essere, a prescindere dalla parziale ammissione di responsabilità da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 08/10/2018 dalla Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Vittorio Pazienza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore delle parti civili, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo la c…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.