Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4643 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:4643SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto, sufficientemente motivato con l'affermazione dell'accertata realizzazione di interventi edilizi in carenza del titolo abilitativo richiesto dalla legge. L'obbligo di motivazione è da intendere nella sua essenzialità, ovvero è assolto con l'indicazione dei meri presupposti di fatto che determinano l'applicazione delle misure ripristinatorie previste. Nelle zone soggette a vincoli paesaggistici, ogni intervento non rientrante tra quelli di cui all'art. 149 del D.Lgs. n. 42/2004 deve essere preceduto da specifica autorizzazione e, in assenza di quest'ultima, le opere senza titolo debbono essere ridotte in pristino ai sensi dell'art. 167 dello stesso decreto legislativo. Analogamente, l'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001 prevede che il dirigente o il responsabile provveda alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi quando accerti l'inizio o l'esecuzione di opere eseguite senza titolo su aree assoggettate a vincolo di inedificabilità o destinate ad opere e spazi pubblici. Il presupposto per l'adozione dell'ordine di demolizione è costituito soltanto dalla constatata esecuzione dell'opera in totale difformità dal titolo edilizio o in assenza del medesimo, con la conseguenza che tale provvedimento, ove ricorrano i predetti requisiti, è sufficientemente motivato con l'affermazione dell'accertata abusività dell'opera, essendo in re ipsa l'interesse pubblico alla sua rimozione. La normativa urbanistica non pone alcun obbligo in capo al Comune, prima di emanare l'ordinanza di demolizione, di verificarne la sanabilità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001, atteso che è rimessa all'esclusiva iniziativa della parte interessata l'attivazione del procedimento di accertamento di conformità urbanistica. Infine, la mancata allegazione di atti istruttori endoprocedimentali espressamente menzionati nell'atto non determina l'illegittimità del provvedimento finale motivato per relationem, rilevando al più come mera irregolarità che impedisce il decorso del termine di impugnazione.

Sentenza completa

N. 04420/2007
REG.RIC.

N. 04643/2014 REG.PROV.COLL.

N. 04420/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4420 del 2007, proposto da:
Persico Pasquale, Parlato Maria, Persico Aniello, rappresentati e difesi dall'avv. Paola Astarita, con domicilio eletto ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm. presso la Segreteria del T.A.R. Napoli, piazza Municipio 64;

contro

Comune di Massa Lubrense, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Ferdinando Pinto, Giulio Renditiso, Rosa Persico, con domicilio eletto presso lo studio legale Furno, in Napoli, via Cesario Console, 3;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 239 dell'8 maggio 2007;

Visti il ricorso e …

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