Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2637 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:2637SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il contributo relativo al costo di costruzione non è dovuto per le superfici destinate a parcheggi, in quanto tali aree costituiscono opere di urbanizzazione ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente. Pertanto, il Comune è tenuto a restituire le somme indebitamente riscosse a tale titolo, con decorrenza degli interessi legali dalla data della domanda giudiziale, in applicazione del principio di indebito oggettivo, salva la prova della mala fede dell'ente locale. La disciplina normativa, nazionale e regionale, qualifica i parcheggi, sia obbligatori che eccedenti la quota minima richiesta, come opere di urbanizzazione, esentandoli dal computo del contributo di costruzione. Tale principio si applica sia agli edifici di nuova costruzione che a quelli esistenti, senza distinzione, in quanto l'utilità di tali opere ha carattere oggettivo e riguarda il territorio nel suo insieme. La gratuità dei titoli edilizi relativi ai parcheggi è stata ulteriormente rafforzata dalla L.R. n. 12/2005, che ha superato il requisito della pertinenzialità. Pertanto, il Comune deve escludere dal calcolo del contributo di costruzione tutte le superfici destinate a parcheggio, indipendentemente dalla loro qualificazione come obbligatori o eccedenti, senza necessità di alcuna distinzione. Il principio di "tempus regit actum" impone di applicare la normativa vigente al momento del rilascio del titolo edilizio, anche in caso di successive varianti, comportando l'obbligo di restituzione delle somme indebitamente riscosse. L'accertamento della non debenza delle somme versate comporta l'accoglimento della domanda di ripetizione, con interessi legali decorrenti dalla data della domanda giudiziale, in applicazione del principio dell'indebito oggettivo, salva la prova della mala fede dell'ente locale.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/11/2021

N. 02637/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01323/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1323 del 2018, proposto da
((omissis)).Di.Co. S.r.l. a Socio Unico, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Busto Arsizio, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'accertamento

della non debenza da parte di ((omissis)).Di.Co. s.r.l. a Socio Unico del contributo relativo al costo di costruzione afferente a…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.