Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20182 del 21 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:20182PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere può essere provato anche attraverso la valutazione dei reati-fine, ove indicativi di un'organizzazione stabile e autonoma, nonché di una capacità progettuale che si aggiunge e persiste oltre la consumazione dei medesimi. È consentito al giudice, pur nell'autonomia del delitto-mezzo rispetto ai delitti-fine, dedurre la prova dell'esistenza del sodalizio criminoso dalla commissione dei delitti rientranti nel programma comune e dalle loro modalità esecutive, posto che, attraverso di essi, si manifesta in concreto l'operatività dell'associazione. La partecipazione all'associazione a delinquere può essere desunta dalla reiterata e sincronica commissione di reati-fine, anche se non tutti perseguiti per difetto di condizione di procedibilità, nonché dalla distinzione dei ruoli e dalla sussistenza di una strategia preventiva, conosciuta e condivisa dai sodali. Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere desunto dalla biografia criminale dell'indagato, dalla natura e modalità dei reati commessi, nonché dalla loro reiterazione in un breve lasso di tempo, anche se intercorso tra la consumazione dei fatti e l'emissione del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Relatore

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
Zi.Fr. nato a N il (Omissis)
De.Po. nato a N il (Omissis)
Ba.Ni. nato a N il (Omissis)
De.Ma. nato a N il (Omissis)
Ma.An. nato a N il (Omissis)
Zi.Am. nato a N il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 14/11/2023 del TRIBUNALE di NAPOLI
udita la relazione svolta dal Consigliere SANDRA RECCHIONE;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale LIDIA GIORGIO, che chiedeva il rigetto dei ricorsi.
Sentiti i difensori Avv. Ma.Ca. per De.Po. ed Avv. Sa.Ag. per Ba.Ni., Zi.Fr., De.Po., De.Ma. ed Zi.Am., che hanno concluso per l'accoglim…

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