Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 3287 del 2023

ECLI:IT:TARCT:2023:3287SENT

Massima

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L'illegittima occupazione di un bene immobile da parte della pubblica amministrazione, in assenza di un regolare e tempestivo decreto di esproprio, comporta l'obbligo per l'amministrazione di adottare una delle due seguenti soluzioni: 1) Restituire il bene al proprietario, previa riduzione in pristino dello stato dei luoghi e corresponsione del risarcimento del danno per il periodo di illegittima occupazione, maggiorato degli interessi legali dalla pubblicazione della sentenza sino alla restituzione effettiva. I beni dovranno, inoltre, essere rimessi nella piena disponibilità del proprietario liberi da persone e/o cose. 2) In alternativa, l'amministrazione può optare per la regolarizzazione postuma delle vicende ablatorie e disporre l'acquisizione del bene ai sensi dell'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, corrispondendo il relativo indennizzo secondo i parametri ivi disciplinati. La scelta tra la restituzione del bene o la sua acquisizione rientra nel potere discrezionale dell'amministrazione, da esercitarsi in base alle risorse economiche disponibili e agli interessi da soddisfare. In ogni caso, nell'ambito della definizione del quantum spettante al proprietario, dovranno essere computate e detratte le somme eventualmente già erogate in dipendenza dei procedimenti espropriativi non tempestivamente conclusi. L'amministrazione dovrà porre in essere gli adempimenti indicati entro il termine di 120 giorni dalla notifica o comunicazione della sentenza, assicurando la piena partecipazione del proprietario nel procedimento volto a determinare il valore di mercato dell'area.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/11/2023

N. 03287/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01593/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1593 del 2018, proposto da Molino Antonello, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Branca, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

la Città Metropolitana di Messina, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituita in giudizio;

per l'accertamento

dell'illegittimità della occupazione da parte della Provincia Regionale di Messina di un lotto di terreno di proprietà del ricorrente, sito in Barcellona Pozzo di Gotto, contrada Bottone, in relazione a lavori di ammodernamento e consolidamento della S.P. 74 Mar…

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