Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16511 del 28 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16511PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di calunnia, deve accertare con certezza che la denuncia sia stata presentata dall'imputato nella consapevolezza di non aver subito l'aggressione denunciata, confrontando quanto narrato in querela con le risultanze probatorie acquisite nel processo. Ove il quadro probatorio risulti incerto e contraddittorio, non consentendo di escludere con certezza l'effettiva sussistenza dell'aggressione denunciata, il giudice deve pronunciare sentenza di assoluzione per mancanza di prova della consapevolezza della falsità della denuncia. La valutazione delle prove, anche di quelle testimoniali, deve essere adeguatamente motivata, dando conto dei criteri logici seguiti e del significato attribuito alle singole emergenze processuali, senza omissioni o travisamenti. Il giudizio di legittimità è limitato al controllo della correttezza giuridica e della logicità della motivazione, senza poter sindacare le valutazioni di merito compiute dal giudice di appello, purché sorrette da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. VI. N. IL (OMESSO) C/;

1) DI. MI. GI. N. IL (OMESSO);

2) DI. NA. FR. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 5901/2005 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 12/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/01/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;

udito il P.G. in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammis…

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