Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44638 del 23 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:44638PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta del soggetto agente, pur non essendo accompagnata da violenza fisica, sia caratterizzata da una minaccia idonea a determinare nella vittima un timore di un danno ingiusto, tale da indurla a consegnare una somma di denaro o altra utilità patrimoniale, in assenza di un diritto effettivamente azionabile in sede civile. Pertanto, il mero esercizio di una pretesa creditoria, anche se accompagnato da espressioni forti ed intimidatorie, non integra il reato di estorsione, bensì quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, qualora la pretesa sia fondata su un diritto effettivamente azionabile in sede civile. Tuttavia, quando la condotta del soggetto agente, pur essendo motivata dalla volontà di riscuotere un credito, sia caratterizzata da modalità tali da ingenerare nella vittima un timore di un danno ingiusto, tale da indurla a consegnare una somma di denaro o altra utilità patrimoniale, in assenza di un diritto effettivamente azionabile in sede civile, allora ricorre la fattispecie del reato di estorsione. Inoltre, integra il delitto di estorsione anche la condotta del concorrente che si limiti a riscuotere la somma pretesa, permettendo che la minaccia già avanzata dal complice venga portata a compimento. Ai fini della determinazione della pena, il giudice deve valutare in modo adeguato e congruo tutti gli elementi di fatto e di diritto rilevanti, senza incorrere in vizi logici o irragionevolezza, tenendo conto anche delle eventuali circostanze attenuanti, ove sussistenti, e del principio di proporzionalità della pena rispetto alla gravità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/02/2021 della Corte di Appello di Potenza;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Emanuele CERSOSIMO;
lette le conclusioni con le quali il Procuratore Generale Dott. PEDICINI Ettore, ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 12 febbraio 2021, la Corte di A…

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