Il Comune, nell'esercizio del proprio potere di pianificazione urbanistica, può modificare unilateralmente la destinazione di un'area precedentemente ceduta in convenzione di lottizzazione, anche se destinata a parcheggio pubblico, purché tale modifica risponda a valutazioni di opportunità e di bilanciamento degli interessi pubblici, senza incorrere in palesi travisamenti dei fatti, illogicità o irragionevolezze. La stipula di una convenzione di lottizzazione non inibisce l'esercizio di tale potere da parte del Comune né lo vincola alla necessità di procedere a mezzo di una nuova convenzione. L'art. 58 del d.l. n. 112/2008 non preclude al Comune la possibilità di alienare un'area adibita a parcheggio pubblico, in quanto tale area non è da considerarsi "strumentale all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali". Inoltre, il Comune può avvalersi della procedura semplificata di variante al PGT di cui all'art. 95-bis della l.r. n. 12/2005 anche quando la variante riguardi sia le previsioni del piano dei servizi (eliminando uno spazio a parcheggio) sia le previsioni del piano delle regole (introducendo una nuova area produttiva). Le scelte di pianificazione urbanistica, finalizzate a realizzare gli sviluppi economici e sociali della comunità locale, implicano valutazioni di opportunità e di bilanciamento degli interessi pubblici, che sfuggono al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, a meno che non si dimostrino palesi travisamenti dei fatti, illogicità o irragionevolezze.