Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4353 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:4353SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie ritenute in difformità dai titoli autorizzatori deve essere adeguatamente motivato, tenendo conto della natura e dell'entità delle opere contestate, della loro epoca di realizzazione e del possibile affidamento ingenerato nel privato per l'inerzia dell'amministrazione. Opere di modesta entità, prive di autonomia funzionale e strutturale rispetto all'edificio principale, aventi carattere di pertinenza, non possono essere oggetto di sanzione demolitoria, in assenza di una congrua motivazione in ordine alla sproporzione della misura rispetto all'abuso accertato. Analogamente, interventi interni all'edificio, senza incidenza volumetrica, non possono essere assoggettati a demolizione senza una adeguata istruttoria e motivazione, specie ove l'originaria licenza edilizia risalga a epoca remota. L'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso edilizio, pur essendo in re ipsa, deve essere bilanciato con il principio di proporzionalità dell'azione amministrativa, tenendo conto delle concrete circostanze del caso, al fine di evitare che la sanzione demolitoria assuma carattere sproporzionato e irragionevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DELLA CAMPANIA
SEZIONE SECONDA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 3775 del 2010, proposto da:
Ra.Si., Br.Si., Nu.Si., Ge.Za., tutti rappresentati e difesi dagli avv.ti Ma.La. e Al.Sa., con domicilio eletto presso il primo in Napoli;
contro
Comune di Sant'Antimo in Persona del Sindaco p.t.-n.c.
per l'annullamento
DELL'ORDINANZA DI DEMOLIZIONE DEL COMUNE DI SANT'ANTIMO N. 9244/2010.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 21 luglio 2011 il Cons. Anna Pappalardo e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
I ricorrenti espongono di essere comproprietari di un immobile sito in S. Antimo alla via xxx,…

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