La mancata notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza di discussione in appello al difensore di fiducia dell'imputato, nominato con revoca del precedente legale, determina una nullità di ordine generale insanabile, con conseguente annullamento della sentenza impugnata e rinvio per nuovo giudizio. Il diritto di difesa, costituzionalmente garantito, impone il rispetto del contraddittorio e della partecipazione effettiva del difensore di fiducia scelto dall'imputato a tutti i gradi del procedimento, a pena di nullità insanabile degli atti processuali compiuti in sua assenza. Il principio di terzietà e imparzialità del giudice, cardine del giusto processo, esige che il giudice d'appello, nel decidere la causa, sia posto nelle condizioni di valutare appieno le argomentazioni difensive, nel rispetto del diritto di difesa dell'imputato. La notifica dell'avviso di fissazione dell'udienza al solo precedente difensore, revocato dall'imputato, non può ritenersi idonea a garantire il diritto di difesa, in quanto il nuovo difensore nominato non ha avuto la possibilità di partecipare al giudizio di secondo grado e di svolgere le proprie difese. Il rispetto del contraddittorio e della parità delle parti nel processo penale costituisce un principio inderogabile, la cui violazione determina la nullità insanabile degli atti processuali compiuti in assenza del difensore di fiducia dell'imputato, a garanzia del diritto di difesa e del giusto processo.