Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14388 del 1 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:14388PEN

Massima

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Il reato di peculato e di truffa aggravata commesso da un pubblico ufficiale, caratterizzato da una condotta recidivante, plurima e di grave entità, nonché dall'abuso della propria posizione di potere e di fiducia nei confronti di soggetti vulnerabili, legittima l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, in quanto sussistono esigenze cautelari di prevenzione del pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, in assenza di elementi che possano escludere o attenuare tali esigenze, anche in considerazione della qualità della persona offesa e del ruolo di ideatore e ispiratrice svolto dall'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) OR. IM. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/09/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOGLIOTTI MASSIMO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. IACOVIELLO ((omissis)), di rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con ricorso per cassazione, Or. Im. impugnava l'ordinanza 29.9.2008 del Tribunale di Napoli che, in accoglimento parziale dell…

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