Cassazione penale Sez. II sentenza n. 42121 del 26 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:42121PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che dichiara inammissibile l'appello proposto contro il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare della custodia in carcere per decorrenza dei termini è inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il titolo detentivo del ricorrente è successivamente divenuto la sentenza di patteggiamento passata in giudicato, con conseguente cessazione della misura cautelare. Infatti, il passaggio in giudicato della sentenza di patteggiamento, pronunciata ai sensi dell'art. 444 c.p.p., comporta la sostituzione del titolo detentivo, rendendo privo di interesse il ricorso avverso il provvedimento che aveva dichiarato inammissibile l'appello contro il rigetto dell'istanza di revoca della misura cautelare, in quanto quest'ultima deve intendersi cessata a seguito del passaggio in giudicato della sentenza. La sopravvenuta carenza di interesse determina l'inammissibilità del ricorso per cassazione, non essendo più necessario un esame nel merito della questione relativa alla decorrenza dei termini per la custodia cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BR. PI. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 15/07/2010 n 650/2010 del Tribunale di Brescia;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

p. 1. Con ordinanza del 15/07/2010, il Tribunale di Brescia …

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