Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10981 del 13 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10981PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di rapina può essere affermata sulla base di un complesso di elementi indiziari, anche in assenza di una prova diretta della partecipazione dell'imputato all'azione delittuosa, purché tali elementi siano logicamente e coerentemente valutati nel loro insieme, senza che sia necessario che ogni singolo indizio sia di per sé decisivo. In particolare, la presenza dell'imputato sul luogo del fatto, il suo riconoscimento da parte della vittima, il rinvenimento di oggetti riconducibili all'imputato nell'auto rapinata, le sue parziali ammissioni e il suo successivo tentativo di depistaggio, costituiscono un quadro indiziario grave, preciso e concordante che consente di affermare la sua responsabilità per il reato di rapina, anche in assenza di una prova diretta della sua partecipazione all'azione violenta. Inoltre, il delitto di rapina si consuma con la sottrazione della cosa altrui mediante violenza o minaccia, a prescindere dal successivo recupero della refurtiva, e il valore commerciale del bene sottratto esclude la possibilità di riconoscere la circostanza attenuante della speciale tenuità del danno patrimoniale. Infine, la determinazione della pena, nel rispetto dei limiti edittali, è adeguatamente motivata con riferimento alla valutazione complessiva delle circostanze del fatto e della personalità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/01/2017 della Corte d'appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso;
Udito l'Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS) che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso
RITENUTO IN FATTO

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