Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23164 del 4 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23164PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna penale può essere pronunciata solo quando la responsabilità dell'imputato sia provata oltre ogni ragionevole dubbio, in conformità al principio di presunzione di innocenza. Tuttavia, il superamento o meno del dubbio ragionevole non può che essere rilevato dalla motivazione della sentenza, senza che ciò integri una violazione della legge processuale. La Corte di Cassazione, nel controllo di legittimità, non deve stabilire se la decisione di merito proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Il vizio di motivazione implica o la carenza di motivazione o la sua manifesta illogicità, indipendentemente dalla verità degli enunciati che compongono il ragionamento logico. Inoltre, la rinnovazione del dibattimento in appello ha carattere eccezionale e può essere disposta solo qualora il giudice ritenga di non poter decidere allo stato degli atti, valutazione che può essere anche implicita nella struttura argomentativa posta a base della pronuncia di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Bo. Cl. , nato ad (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Bologna Sezione 2 penale, in data 21.11.2007;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. DI POPOLO Angelo, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Co…

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