Il provvedimento di revoca dell'assegnazione di un alloggio popolare deve essere preceduto dalla previa comunicazione all'assegnatario dei fatti posti a fondamento del provvedimento, con l'assegnazione di un termine non inferiore a dieci e non superiore a quindici giorni per la presentazione di deduzioni scritte e di documenti, al fine di consentire all'interessato di esercitare il diritto di difesa e di partecipazione al procedimento amministrativo. L'inosservanza di tale regola di partecipazione procedimentale comporta l'annullamento del provvedimento di revoca, in quanto la mancata comunicazione preventiva non ha consentito all'assegnatario di presentare deduzioni e documenti che avrebbero potuto determinare l'adozione di un provvedimento di natura diversa. Il rispetto del contraddittorio procedimentale costituisce, pertanto, un principio fondamentale dell'azione amministrativa, volto a garantire la tutela del diritto di difesa dell'interessato e la correttezza e legittimità del provvedimento finale. L'Amministrazione, una volta annullato il provvedimento di revoca per vizi formali, è tenuta a rinnovare il procedimento, nel rispetto delle regole di partecipazione, prima di adottare un nuovo provvedimento.