Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52506 del 21 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52506PEN

Massima

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La violazione delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente" e "rispettare le leggi" da parte del soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno non integra il reato di cui all'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159/2011, in quanto tali prescrizioni risultano eccessivamente ampie e generiche, in contrasto con il principio di tassatività richiesto in materia penale. Tuttavia, la violazione di tali prescrizioni può rilevare ai fini dell'eventuale aggravamento della misura di prevenzione personale imposta al soggetto. Il giudice, nel valutare la pericolosità sociale del sorvegliato e nell'applicare le relative misure di prevenzione, è tenuto a individuare in modo chiaro e dettagliato i comportamenti che possono integrare la violazione delle prescrizioni, al fine di garantire il rispetto dei principi di legalità e tassatività della fattispecie penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/12/2016 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) SARACENO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TOCCI STEFANO che chiede il rinvio a nuovo ruolo in attesa della sentenza della Corte costituzionale o in subordine l'inammissibilita' del ricorso.
Udito…

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