Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9441 del 4 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9441PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro probatorio di un bene, disposto nell'ambito di un procedimento penale, è legittimo quando le indagini siano finalizzate a verificare la provenienza lecita delle somme utilizzate per l'acquisto di quel bene, in quanto vi siano elementi che facciano presumere un collegamento tra il bene sequestrato e l'attività delittuosa oggetto di investigazione. Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, deve esaminare la sussistenza di tale finalità probatoria, senza dover necessariamente accertare in via definitiva la provenienza illecita delle somme, essendo sufficiente la ragionevole probabilità di un nesso tra il bene e l'attività criminosa. La motivazione del provvedimento di convalida del sequestro è adeguata quando il giudice spiega in modo chiaro ed esaustivo le ragioni per le quali ritiene sussistente tale finalità probatoria, senza che sia necessario un esame analitico di tutte le circostanze documentali eventualmente addotte dalla difesa, le quali potranno essere valutate in un successivo giudizio di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di convalida del sequestro probatorio è inammissibile quando si limiti a censurare la valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito, senza denunciare specifiche violazioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/11/2018 del Tribunale di Agrigento;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. APRILE Ercole;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'interessata l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'annullamento della ordinanza impugnata.
RITE…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.