Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1856 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:1856SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in violazione delle norme a tutela della salute e dell'ambiente, come quelle relative alle fasce di rispetto degli elettrodotti, comporta l'annullamento d'ufficio in autotutela del provvedimento da parte dell'amministrazione comunale, anche a seguito di una variante presentata dal privato per modificare la destinazione d'uso dell'immobile, in quanto il vizio originario permane e non può essere sanato. L'amministrazione è tenuta a valutare con la massima diligenza, nel corso del procedimento autorizzativo, la compatibilità dell'intervento edilizio con le prescrizioni di legge a tutela della salute pubblica, senza poter ometterne l'esame o basarsi su elementi istruttori carenti o erronei. Il principio di precauzione impone di privilegiare la salvaguardia della salute e dell'ambiente rispetto ad interessi privati, anche laddove non vi sia certezza scientifica assoluta sul rischio per la salute derivante dall'esposizione ai campi elettromagnetici generati dagli elettrodotti. Pertanto, l'amministrazione non può rilasciare un permesso di costruire in assenza di una puntuale verifica della conformità dell'intervento alle distanze di rispetto previste dalla normativa, essendo tale verifica un presupposto essenziale per il legittimo esercizio del potere autorizzativo. Il vizio originario del permesso di costruire, fondato sulla violazione delle norme a tutela della salute e dell'ambiente, non può essere sanato neppure a seguito di una variante che modifichi la destinazione d'uso dell'immobile, in quanto l'annullamento d'ufficio in autotutela del provvedimento illegittimo costituisce un doveroso esercizio del potere di autotutela da parte dell'amministrazione, a tutela di interessi pubblici primari.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/11/2019

N. 01856/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01959/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1959 del 2013, proposto da
-OMISSIS-., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da P.E.C. da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’((omissis)) in Lecce, via 95° Rgt. Fanteria, n. 1;

contro

Comune di Nardo', in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'((omissis)), con domicilio digitale come da P.E.C. da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’((omissis)) in Lecce, via Zanardelli, n. 7;

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