Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8822 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:8822SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio del potere di autotutela, può annullare d'ufficio il permesso di costruire in sanatoria precedentemente rilasciato, qualora accerti che l'immobile oggetto di condono non esisteva alla data prescritta dalla normativa condonistica applicabile, in quanto tale requisito costituisce un presupposto essenziale per la legittima concessione del titolo edilizio in sanatoria. L'onere di provare l'esistenza dell'immobile alla data rilevante incombe sul privato richiedente il condono, non potendo essere scaricato sull'Amministrazione, che ha l'obbligo di verificare la veridicità delle dichiarazioni rese dall'interessato. Anche eventuali difformità tra la rappresentazione dell'immobile nell'istanza di condono e quanto effettivamente realizzato, tali da configurare una "falsa dichiarazione" dell'istante, legittimano l'annullamento d'ufficio del titolo edilizio in sanatoria. L'annullamento del permesso di costruire in sanatoria, quale presupposto per l'intervento di demolizione e ricostruzione con ampliamento ai sensi della normativa sul "Piano Casa", comporta l'impossibilità di realizzare tale intervento, in quanto l'immobile non può più essere considerato legittimo. L'ordine di demolizione dell'opera abusiva costituisce, pertanto, un atto dovuto per l'Amministrazione, senza che sia necessaria una specifica motivazione, né che essa debba attendere la conclusione del giudizio amministrativo per procedere alla rimozione dell'abuso.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/07/2020

N. 08822/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01893/2018 REG.RIC.

N. 00685/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1893 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Nettuno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, ((omissis)), 9;

sul ricorso numero di registro generale 685 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registr…

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