Cassazione penale Sez. III sentenza n. 21269 del 26 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21269PEN

Massima

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Il giudice cautelare, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve compiere un incisivo giudizio prognostico di "elevata probabilità di colpevolezza", fondato su elementi indiziari che, pur non raggiungendo la certezza propria del giudizio di cognizione, consentano di prevedere che, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare la responsabilità dell'indagato. Tale valutazione deve essere effettuata con il massimo di prudenza, in modo da offrire maggiori garanzie per la libertà personale e sottolineare l'eccezionalità delle misure restrittive. Nell'ambito dei reati associativi, la semplice partecipazione ai reati-fine non è di per sé sufficiente a far presumere l'automatica responsabilità per ogni delitto commesso dagli altri appartenenti al sodalizio, essendo necessario un effettivo contributo, causalmente rilevante, volontario e consapevole all'attuazione della singola condotta criminosa. Il vincolo associativo non può essere desunto unicamente dalla partecipazione ai reati-fine, in quanto tali condotte non sono inequivocabilmente dimostrative dell'adesione del soggetto al sodalizio criminoso. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione del provvedimento cautelare è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e della congruenza del tessuto argomentativo, senza poter operare una diversa valutazione delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di LECCE;

c/:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del tribunale della liberta' di LECCE in data 18/10/2013;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. SCARCELLA Alessio;

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'AMBROSIO V., che ha concluso per l'annullamento c…

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