Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza sentenza n. 590 del 2014

ECLI:IT:TARBAS:2014:590SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, adottato ai sensi dell'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001, è un provvedimento vincolato, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento né la valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti. L'Amministrazione è tenuta ad emanare senza indugio tale provvedimento sanzionatorio, a fronte dell'accertamento della realizzazione di interventi edilizi in assenza o difformità dal prescritto titolo abilitativo, senza che rilevi il decorso di un considerevole lasso di tempo dalla realizzazione degli stessi, non essendo configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva. L'ordine di demolizione è sufficientemente motivato con la mera affermazione dell'accertata abusività dell'opera, essendo in re ipsa l'interesse pubblico alla sua rimozione. Inoltre, l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusive, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001, è atto dovuto, senza alcun contenuto discrezionale, avente natura meramente dichiarativa, subordinato unicamente all'accertamento dell'inottemperanza e del decorso del termine di legge fissato per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi, senza che sia necessaria una specifica motivazione in ordine all'esercizio di tale potere. Infine, l'ordine di demolizione può riguardare anche opere di recinzione realizzate senza titolo abilitativo, ove le stesse, per le loro dimensioni e caratteristiche, risultino suscettibili di recare pregiudizio ai beni paesaggistici oggetto di protezione.

Sentenza completa

N. 00259/2009
REG.RIC.

N. 00590/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00259/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 259 del 2009, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
- ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Potenza al viale G. Mazzini n. 23/A;

contro

- Comune di Pisticci, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Anio D’Angella, da intendersi domiciliato, ai sensi dell’art. 25, n.1, lett.
a
) del codice del processo amministrativo, presso la segreteria di questo Tribunale;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

quanto al ricorso princip…

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