Cassazione penale Sez. III sentenza n. 41546 del 29 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41546PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'articolo 416 c.p. si configura quando vi sia un accordo di carattere "aperto" tra più soggetti, finalizzato alla realizzazione di una pluralità indefinita di reati dello stesso genere, senza che sia necessaria la creazione di una struttura di tipo societario ed esclusivistico. È sufficiente una minima organizzazione, caratterizzata dalla ripetizione abituale e frequente di operazioni illecite, dalla ripartizione di compiti e ruoli tra gli associati, dalla consapevolezza del vincolo associativo e dalla predisposizione di mezzi e risorse comuni. Tali elementi, desumibili da indizi gravi, precisi e concordanti, come intercettazioni, servizi di osservazione e dichiarazioni degli indagati, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del pericolo concreto di reiterazione del reato, anche in assenza di una struttura organizzativa rigidamente gerarchica o di un programma criminoso predeterminato, essendo sufficiente che l'associazione si sviluppi attraverso la realizzazione di progetti espansivi e di consolidamento del mercato illecito, via via emergenti dalle occasioni che si presentano.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ONORATO Pierluigi - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. LOMBARDI Alfredo Maria - Consigliere

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CU. MI. CO. , nato a (OMESSO);

Indagato: Decreto del Presidente della Repubblica n. 43 del 1973, articolo 291 bis e articolo 295, comma 2, lettera d);

avverso l'ordinanza del Tribunale per il Riesame di Torino in data 28.11.08;

Sentita la relazione del Cons. Dr. MULLIRI Guicla;

Sentito il P.M. nella persona del P.G. Dr. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

1. Pro…

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