Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 36072 del 5 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36072PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più furti può essere integrato dalla ripetuta realizzazione, in concorso con gli altri partecipi al sodalizio criminoso, di reati-fine, che costituisce grave, preciso e concordante indizio della partecipazione al vincolo associativo, superabile solo con la prova contraria che il contributo fornito non sia dovuto ad alcun vincolo preesistente con i correi. Tale prova, stante la natura permanente del reato, non può consistere nella mera allegazione della limitata durata dei rapporti intercorsi, essendo invece necessario dimostrare l'assenza di qualsiasi vincolo preesistente alla commissione dei singoli reati. La consapevolezza del reo di partecipare all'attività criminosa, desumibile anche dalle intercettazioni telefoniche e dal numero di reati-fine commessi, unitamente agli altri elementi probatori relativi alle modalità operative del sodalizio, quali la suddivisione non immediata dei proventi, la disponibilità comune di autovetture e l'acquisizione di un'autorimessa per ricoverare mezzi e refurtiva, integrano gravi, precisi e concordanti indizi della sussistenza del programma criminoso e della stabilità del vincolo associativo, superabili solo con la prova contraria. Il legame parentale tra i partecipi non è di per sé sufficiente a escludere l'esistenza di un vincolo associativo, essendo questo dipendente unicamente dall'attività criminale realizzata in comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. Presidente del 20/09/2 -

Dott. FOTI Giacomo Consigliere SENTE -

Dott. BIANCHI Luisa Consigliere N. 1 -

Dott. VITELLI CASELLA Luca Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. PICCIALLI Patrizia rel. Consigliere N. 8763/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PR. ZE. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2886/2010 CORTE APPELLO di MILANO, del 02/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/09/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATRIZIA PICCIALLI;

udito il P.G. in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per l'inammiss…

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