Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9900 del 5 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:9900PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato per il reato di violenza sessuale, ritiene che le dichiarazioni della persona offesa, pur in assenza di ulteriori riscontri, possano costituire prova dei fatti, purché siano intrinsecamente precise e circostanziate e trovino conferma in altre fonti probatorie, come le dichiarazioni di testimoni informati sui fatti. Pertanto, il giudice di merito può ritenere attendibile la versione dei fatti fornita dalla vittima, anche in presenza di elementi a discarico, qualora la stessa risulti logica e coerente e sia corroborata da elementi esterni. Inoltre, il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, che giustificano l'applicazione di una misura cautelare, possono essere desunti dalle modalità di commissione del fatto e dalla necessità di ulteriori atti di indagine, senza che sia necessario un concreto pericolo di condizionamento della persona offesa da parte dell'indagato. Infine, la scelta della misura cautelare più adeguata deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto delle esigenze cautelari e della proporzionalità della stessa, ma eventuali situazioni sopravvenute potranno essere valutate dall'autorità procedente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. MARMO Margherit - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla I. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AB. DR. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/10/2008 TRIB. LIBERTA' di BARI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARMO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza del 9 ottobre 2008 il Tribunale di Bari, in parziale accoglimento dell'istanza di riesame, sostituiva la misura …

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