Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36627 del 24 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36627PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. si configura quando la condotta dell'agente, valutata nel suo complesso e nel contesto in cui si realizza, risulti finalizzata a soddisfare la propria concupiscenza o a invadere abusivamente la sfera sessuale della persona offesa, incidendo sulla sua libera autodeterminazione, a prescindere dalla zona del corpo aggredita e dalla modalità del contatto fisico, purché questo assuma una connotazione erotica. Pertanto, anche un semplice toccamento di parti non direttamente qualificabili come erogene può integrare il reato, ove sia accertato che l'azione sia stata compiuta con finalità di natura sessuale, in considerazione delle circostanze concrete del caso, del rapporto tra i soggetti coinvolti e di ogni altro elemento utile a delinearne il significato. L'accertamento della natura sessuale della condotta, in assenza di contesti sociali, culturali o familiari che ne escludano la valenza erotica, secondo l'id quod plerumque accidit, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui valutazione non è sindacabile in sede di legittimità se sorretta da adeguata e logica motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma del 19/06/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso sollecitando la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito, per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo, invece, l'accoglimento del ri…

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