Il porto di un oggetto atto ad offendere, come un coltello, è penalmente rilevante in assenza di una giustificazione legittima, come l'uso domestico, lavorativo o di diporto, che ne escluda il carattere illecito. Tuttavia, tale contravvenzione può essere estinta per decorso del termine di prescrizione, senza che ciò infici l'accertamento della responsabilità penale dell'imputato per i reati più gravi contestati, qualora la motivazione della sentenza di condanna sia esaustiva e logicamente coerente con le risultanze processuali. In particolare, la credibilità della vittima, pur con eventuali contraddizioni nella sua versione, può essere ritenuta attendibile ove sorretta da riscontri oggettivi, come la compatibilità delle lesioni con l'arma rinvenuta e la presenza di tracce ematiche nel luogo indicato, nonché dal comportamento post-delictum dell'imputato, anche se di scarso rilievo. Il giudizio di responsabilità penale, così motivato, è insindacabile in sede di legittimità, essendo precluso il riesame del merito.