Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16718 del 22 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:16718PEN

Massima

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Il beneficio del condono non può essere applicato indiscriminatamente a tutti i reati di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, ma la sua concessione è subordinata alla valutazione della prevalenza delle circostanze attenuanti sulla aggravante ostativa, in modo da verificare se il fatto concreto rientri nell'ambito di applicazione della norma di favore. Il giudice della esecuzione, nel decidere sull'istanza di applicazione del condono, è tenuto a motivare in modo adeguato sulla sussistenza o meno dei presupposti per la concessione del beneficio, senza poter escludere aprioristicamente la sua applicabilità a determinate fattispecie di reato. Il rimedio specifico previsto dalla legge per impugnare il provvedimento del giudice della esecuzione in materia di estinzione della pena è l'opposizione, che preclude il ricorso per cassazione, salvo il caso di error in procedendo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) QU. BO. LU. AR. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 28/11/2006 CORTE APPELLO di TORINO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO MASSIMO;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. IANNELLI Mario, Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso per la qualificazione del ricorso come opposizione ai sensi dell'articolo 667 c.p.p., comma …

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