Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28684 del 3 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28684PEN

Massima

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La mancata sottoscrizione di una dichiarazione sostitutiva di certificazione, prevista dall'art. 46 del D.P.R. n. 445/2000, comporta l'inidoneità della stessa a provare i fatti in essa contenuti nei confronti della pubblica amministrazione, rendendo il documento totalmente privo di efficacia. Pertanto, in assenza di sottoscrizione, non può ritenersi integrato il reato di falsa dichiarazione di cui all'art. 483 c.p., in quanto la dichiarazione non è formalmente valida e non può essere considerata idonea a provare la veridicità dei fatti attestati. La provenienza soggettiva del documento dal dichiarante non è sufficiente a integrare il reato, essendo necessario che la dichiarazione rispetti i requisiti di forma previsti dalla legge per avere efficacia probatoria nei confronti della pubblica amministrazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 259/2010 CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO, del 14/01/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 31/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO GIOVANNI DEMARCHI ALBENGO;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, Dott. Aurelio Galasso, ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

Per il ricorrente e' presente l&#x…

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