Cassazione penale Sez. III sentenza n. 47463 del 22 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:47463PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini del mantenimento di una misura cautelare, è tenuto a verificare la congruità e la logicità della motivazione del provvedimento impugnato, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni di fatto compiute dal giudice di merito, le quali rientrano nella sua esclusiva competenza. Pertanto, il controllo di legittimità si limita all'accertamento dell'esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e all'assenza di manifeste illogicità nell'argomentazione, senza poter sindacare l'apprezzamento del giudice di merito circa l'attendibilità delle fonti di prova e la concludenza dei dati probatori, ove tale apprezzamento sia adeguatamente motivato. In particolare, in tema di misure cautelari, la valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, ivi compreso il giudizio di prognosi di pericolosità sociale, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità se sorretto da congrua e logica motivazione, ancorata alla concretezza degli elementi di fatto e alle specifiche modalità di commissione del reato, nonché alla personalità dell'indagato desunta da comportamenti o atti concreti o dai suoi precedenti penali e giudiziari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Zu. Lo. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Brescia in data 30.07.2008 che ha rigettato l'appello proposto avverso l'ordinanza che aveva rigettato l'istanza di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari impostagli perche' indagato dei delitti di concussione e violenza sessuale commessi in danno di Te. Do. Sa. Ma. in (OMESSO) e di furto pluriaggravato di una SIM card (n. (OMESSO)) sottratta all&#…

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