Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22759 del 9 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22759PEN

Massima

Il possesso del bene oggetto di furto in epoca immediatamente successiva all'evento delittuoso, in assenza di plausibili spiegazioni da parte dell'imputato, costituisce un riscontro significativo e individualizzante alle dichiarazioni confessorie del concorrente, integrando un elemento di prova sufficiente per la condanna per il reato di furto aggravato. Il giudice, nel negare le attenuanti generiche, non è tenuto a contestare o invalidare gli elementi posti a fondamento della richiesta dell'imputato, essendo sufficiente che indichi le ragioni per le quali non ritiene meritevole di mitigazione il trattamento sanzionatorio, come l'assenza di positivi elementi emersi dalle indagini e la pregressa storia criminale dell'imputato, che rendono plausibile il diniego.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/10/2019 della CORTE APP. SEZ.MINORENNI di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;
Lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Catania - sezione minorenni …

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