Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza breve n. 637 del 2021

ECLI:IT:TARBS:2021:637SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego dell'accertamento di compatibilità paesaggistica, adottato in seguito alla valutazione di un intervento edilizio in un'area sottoposta a vincolo paesaggistico, deve essere adeguatamente motivato in relazione alle specifiche caratteristiche del sito e alle ragioni ostative all'intervento, tenendo conto del principio di proporzionalità e del bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti. L'amministrazione è tenuta a valutare attentamente la compatibilità paesaggistica dell'intervento, considerando non solo l'impatto visivo immediato, ma anche gli effetti indiretti e a lungo termine sull'assetto e sulla tutela del paesaggio, al fine di garantire un corretto contemperamento tra le esigenze di sviluppo economico e produttivo e la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale. In tale contesto, il provvedimento di diniego deve essere adeguatamente motivato, illustrando in modo chiaro e puntuale le ragioni per cui l'intervento proposto risulta incompatibile con la tutela paesaggistica, senza limitarsi a mere affermazioni di principio o a considerazioni di carattere generale. Inoltre, l'amministrazione deve valutare la possibilità di autorizzare l'intervento con prescrizioni o modifiche progettuali idonee a mitigarne l'impatto, in applicazione del principio di proporzionalità. Solo ove ciò non sia possibile, il diniego può ritenersi legittimo, purché adeguatamente motivato alla luce delle peculiarità del caso concreto.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/07/2021

N. 00637/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00668/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm., nel giudizio introdotto con il ricorso numero di registro generale 668 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da Cartiere Villa Lagarina S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, assistita e difesa dagli avvocati Alberto Mascotto, Vincenzo Pellegrini e Diego Signor, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

la Soprintendenza per Beni Architettonici e Paesistici delle Province di Brescia, Cremona e Mantova,
il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in persona del ministro pro tempore, rappresentati e difesi dall'A…

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