Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36786 del 11 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:36786PEN

Massima

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Il provvedimento di sospensione dall'esercizio di pubblico ufficio o servizio, quale misura cautelare personale, può essere legittimamente applicato quando sussistano gravi indizi di colpevolezza in relazione a specifici reati commessi dal pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, nonché il concreto e attuale pericolo di reiterazione di analoghe condotte illecite, al fine di scongiurare il rischio di ulteriori abusi e di preservare il buon andamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione. Tale misura, pur incidendo sulla libertà di autodeterminazione del soggetto, risulta proporzionata e adeguata rispetto alle esigenze cautelari, in quanto consente di neutralizzare temporaneamente la permanenza del pubblico ufficiale nell'ufficio, senza peraltro privarlo della libertà personale. Essa, pertanto, rappresenta uno strumento di bilanciamento tra le esigenze di tutela dell'interesse pubblico e il rispetto dei diritti fondamentali dell'indagato, in un contemperamento che tenga conto della gravità dei fatti contestati, della posizione rivestita dal soggetto e del concreto pericolo di reiterazione di condotte illecite. In tale prospettiva, la valutazione della sussistenza dei presupposti applicativi della misura cautelare, effettuata dal giudice sulla base di un'approfondita disamina degli elementi probatori, costituisce espressione di un potere discrezionale che, se adeguatamente motivato, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martin - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del Tribunale di L'Aquila del 12 marzo 2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Benedetto Paterno' Raddusa;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Procuratore generale Dr. Locatelli Giuseppe, che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
rilevato che con il provvedimento in…

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