Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4229 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:4229SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rigetto di una domanda di emersione dal lavoro irregolare può essere legittimamente revocato dalla stessa amministrazione, anche in assenza di un ordine giurisdizionale, qualora emergano ragioni di pubblico interesse che giustificano l'esercizio del potere di autotutela. In tal caso, la revoca del provvedimento impugnato determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti. Tuttavia, la richiesta di rilascio di un permesso di soggiorno in attesa di regolarizzazione, se non espressamente formulata nell'istanza di emersione, non può essere considerata "sottesa" alla medesima, con la conseguenza che il silenzio serbato dall'amministrazione su tale richiesta non integra un inadempimento sanzionabile in sede giurisdizionale.

Sentenza completa

N. 03996/2012
REG.RIC.

N. 04229/2013 REG.PROV.COLL.

N. 03996/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3996 del 2012, proposto da: Bouzakri Ibnouchikh, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, viale Carso, 23;

contro

Il Ministero dell'Interno e la Prefettura - Sportello Unico Per L'Immigrazione di Roma, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Gen.((omissis)) di Roma;

per l'annullamento

del provvedimento n. 183106 della Prefettura - Sportello unico per l'immigrazione di Roma, datato 5/10/2010, con il quale veniva respinta la domanda di emersione dal lavoro irregolare presentata dal ricorrente;

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