Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16224 del 9 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:16224PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La nuova disciplina della prescrizione introdotta dalla legge n. 251 del 2005 non si applica retroattivamente ai processi già pendenti in grado di appello o avanti alla Corte di Cassazione al momento dell'entrata in vigore della novella, in quanto l'articolo 10, comma 3 della stessa legge prevede espressamente che i termini di prescrizione, anche se più brevi, non si applicano a tali procedimenti. Pertanto, in tali casi, continua ad applicarsi la previgente normativa sulla prescrizione, indipendentemente dall'esito di condanna o assoluzione della sentenza di primo grado, in quanto la pendenza del processo in grado di appello o di legittimità esclude l'applicazione retroattiva delle nuove disposizioni più favorevoli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO G. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI R. M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 08/11/2011 della Corte di Appello di Bologna;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso per l'inammissibilita';

udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento dei ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza …

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