Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10991 del 13 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10991PEN

Massima

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Il provvedimento del giudice dell'esecuzione, una volta divenuto formalmente irrevocabile, preclude una nuova decisione sullo stesso oggetto, ma detta preclusione non opera in maniera assoluta e definitiva, bensì "rebus sic stantibus", ossia finché non si prospettino nuovi dati di fatto o nuove questioni giuridiche, per tali intendendosi non solo gli elementi sopravvenuti, ma anche quelli preesistenti dei quali non si sia tenuto conto ai fini della decisione anteriore. Tuttavia, l'elemento nuovo che si propone a sostegno della reiterazione della precedente istanza deve avere, oltre il carattere della novità (per non essere stato preso in considerazione nella precedente decisione), anche quello della decisività, e non può essere un elemento sostanzialmente già preso in considerazione dal giudice dell'esecuzione che aveva pronunciato la precedente decisione. Pertanto, il giudice dell'esecuzione può riesaminare la medesima questione già decisa, qualora vengano prospettati nuovi elementi di fatto o di diritto che non siano stati già valutati nella precedente pronuncia, purché tali elementi abbiano carattere di novità e decisività, non potendosi ritenere ammissibile la mera reiterazione di istanze già esaminate e respinte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 22/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 25/02/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAIAZZO ((omissis))RO;

lette le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO O. che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con ordinanza in data 25.2.2014 la Corte d'appello di Palermo, in funzione di giudice dell'esecuzione, dichiarava inammissibile l'istanza con la quale (…

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