Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 313 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:313SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di condono edilizio successivamente all'impugnazione di un provvedimento sanzionatorio, come l'ordinanza di demolizione di opere abusive, determina l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, finalizzato a verificarne la eventuale sanabilità, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito od implicito (di accoglimento o di rigetto), che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Pertanto, il ricorso giurisdizionale avverso un provvedimento sanzionatorio, proposto anteriormente all'istanza di concessione in sanatoria, deve ritenersi improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, "spostandosi" l'interesse del responsabile dell'abuso edilizio dall'annullamento del provvedimento già adottato, all'eventuale annullamento del provvedimento (esplicito o implicito) di rigetto della domanda di condono. In tal caso, l'Amministrazione dovrà emanare un nuovo provvedimento sanzionatorio, eventualmente di demolizione, con l'assegnazione di un nuovo termine per adempiere. Tali principi trovano applicazione anche nel caso di presentazione di una domanda di condono edilizio ai sensi della legge n. 724/1994, fatta eccezione per quelle fattispecie in cui manchino, in modo evidente, i presupposti per l'ammissibilità della domanda medesima.

Sentenza completa

N. 03148/1996
REG.RIC.

N. 00313/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03148/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3148 del 1996, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. L. ((omissis)), domiciliata ope legis in Napoli, presso la Segreteria T.A.R.;

contro

Comune di Barano d'Ischia, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, n.c.;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 266 del 07.07.1995, notificata il successivo 02.03.1996, con la quale è stata ordinata alla ricorrente la demolizione delle opere abusive poste in essere alla via Piano (consistenti nella realizzazione di un manufatto e nel completamento dello stesso mediante gettito del calcestruzzo al solaio d…

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