Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23298 del 11 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:23298PEN

Massima

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Il possesso e il trasporto di materiale esplosivo, anche se acquisiti in circostanze ignote e per finalità di intimidazione, non integrano la scriminante dello stato di necessità di cui all'art. 54 c.p. qualora il pericolo sia stato volontariamente cagionato dall'agente, come nel caso in cui l'imputato non abbia denunciato tempestivamente la minaccia ricevuta e non abbia fornito una spiegazione plausibile circa le modalità di acquisizione e detenzione dell'esplosivo. La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni dell'imputato, nonché l'accertamento delle concrete modalità di acquisizione e detenzione del materiale esplosivo, rientrano nel prudente apprezzamento del giudice di merito, il cui giudizio è immune da vizi logici e giuridici se adeguatamente motivato. Inoltre, la tenuità del fatto e l'inoffensività del materiale esplosivo possono essere escluse sulla base di una motivazione congrua e logica che tenga conto della natura e delle caratteristiche del materiale detenuto, il quale, anche se in condizioni di parziale deterioramento, risulti comunque riconducibile a una delle tipologie di esplosivi più potenti e pericolosi in circolazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1171/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 16/10/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/01/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO CAIRO;
Uditi:
- il Pubblico Ministero, in persona del Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso per l'inammissib…

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