Consiglio di Stato sentenza n. 4401 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:4401SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di decadenza dell'autorizzazione all'esercizio di un'attività commerciale, ancorché successivamente annullato in sede giurisdizionale, non determina di per sé il diritto al risarcimento del danno in capo al titolare dell'attività, ove la cessazione della stessa sia riconducibile a cause diverse e sopravvenute, quali la risoluzione del contratto di locazione dei locali in cui l'attività era esercitata, e il mancato trasferimento dell'attività in altra sede, nonostante la reviviscenza dell'autorizzazione, per scelta e inerzia del titolare, che non abbia intrapreso le necessarie iniziative in tal senso. Infatti, affinché possa configurarsi la responsabilità risarcitoria della pubblica amministrazione, è necessario che il danno lamentato sia in nesso di causalità diretta ed immediata con l'illegittimo provvedimento adottato, non essendo sufficiente il mero annullamento giurisdizionale dello stesso. Pertanto, il titolare dell'attività commerciale che intenda ottenere il risarcimento del danno deve provare rigorosamente e in modo circostanziato la sussistenza di tutti gli elementi costitutivi dell'illecito, tra cui il nesso di causalità tra la condotta colpevole dell'amministrazione e il pregiudizio subito, non potendo tale nesso essere ravvisato ove il danno sia dipeso da fattori diversi e sopravvenuti, ascrivibili alla sfera di autoresponsabilità del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/05/2022

N. 04401/2022REG.PROV.COLL.

N. 00349/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 349 del 2017, proposto da
R&R di Foi Romeo e Paris Roberto s.n.c., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco Saverio Marini, Ulisse Corea e Roberto Cota, con domicilio eletto presso lo studio dei primi due in Roma, via di Villa Sacchetti, 9;

contro

Comune di Verbania, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Alessandra Simone, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Massimo Colarizi in Roma, via Giovanni Antonelli, 49;

per la riforma

della sentenza del Tri…

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