Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28904 del 3 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28904PEN

Massima

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Il possesso di un bene di provenienza delittuosa, in assenza di una plausibile giustificazione circa la sua legittima acquisizione, integra il delitto di ricettazione, anche in presenza di ulteriori elementi sintomatici della consapevolezza della sua origine illecita, come l'utilizzo di documenti contraffatti o di chiavi non originali. In tali casi, la mancata indicazione della persona dalla quale il bene è stato ottenuto costituisce un indice rilevante ai fini della valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, non essendo necessaria la prova diretta della conoscenza della provenienza delittuosa. Pertanto, il giudice può legittimamente ritenere integrato il delitto di ricettazione sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di fatto, senza che ciò si traduca in una motivazione apparente o contraddittoria. La fattispecie di incauto acquisto, prevista dall'art. 712 c.p., risulta invece configurabile solo quando emergano circostanze idonee a suscitare un mero dubbio sulla lecita provenienza del bene, senza che sia possibile affermare la consapevolezza della sua origine delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), (OMISSIS);

avverso la sentenza, in data 22.03.2013, della Corte di Appello di Roma che, in parziale riforma della pronuncia di primo grado, ha condannato il ricorrente alla pena di mesi dieci di reclusione ed euro 300,00 di multa per il delitto di ricettazione.

Sentita la relazione del Consigliere relatore ((omissis));

Udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale, dott. RIELLO Luigi che ha concluso con al richiesta di inammissibilita…

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