Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 33177 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33177PEN

Massima

Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. "patteggiamento"), può essere adito con ricorso per cassazione solo per specifici motivi tassativamente previsti dalla legge, tra i quali non rientra il vizio di motivazione sulla congruità della pena concordata. Infatti, in tale procedimento, il giudice è vincolato all'applicazione della pena richiesta dalle parti, salvo che essa risulti illegale per essere stata imposta al di fuori dei limiti edittali o per non essere prevista per il reato contestato. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso la sentenza di patteggiamento è inammissibile qualora denunci un mero vizio di motivazione sulla quantificazione della pena, non rientrando tale doglianza tra i motivi di impugnazione tassativamente previsti dalla legge per tale particolare procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A. - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/02/2020 del TRIBUNALE di MASSA;
udita la relazione svolta dal Consigliere CRISCUOLO ANNA.
FATTO E DIRITTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ha proposto ricorso avverso la sentenza indicata in epigrafe con la quale il Tribunale di Massa ha applicato all'imputato ex articolo 444 c.p.p., la pena nella misura concordata di 4 mesi di reclusione per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, previo riconoscimento delle attenuanti generiche…

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