Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11324 del 22 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11324PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di riesame di un provvedimento cautelare, è tenuto a verificare la logicità e la coerenza della motivazione del provvedimento impugnato, non potendo limitarsi a una mera valutazione atomistica degli elementi indiziari, ma dovendo procedere a un esame complessivo e organico del quadro probatorio, al fine di accertare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari. Le dichiarazioni della persona offesa, anche in assenza di riscontri esterni, possono costituire fonte di prova autonoma, purché siano state sottoposte a un attento vaglio di credibilità oggettiva e soggettiva e non emergano elementi che ne inficino l'attendibilità. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di riesame deve indicare in modo specifico i vizi della motivazione, non essendo sufficiente una generica censura di illogicità o contraddittorietà, essendo onere della parte ricorrente individuare puntualmente gli atti processuali dai quali emerga il vizio dedotto. In caso di manifesta infondatezza del ricorso, il giudice di legittimità può condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 483/2010 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 20/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. D'((omissis)), il quale richiede il rigetto;

Udito il difensore avv. Pollara in sostituzione dell'avv. ((omissis)), insiste per l'accoglimento del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza 2.7.2010 il Giu…

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