Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19435 del 4 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:19435PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, anche senza un previo accordo, pongono in essere una condotta unitaria e coordinata, diretta alla realizzazione di un medesimo fatto illecito, ciascuno apportando un proprio contributo, anche se di diversa entità e natura. La responsabilità concorsuale sussiste anche quando il contributo individuale non sia stato determinante ai fini della realizzazione del reato, essendo sufficiente che il singolo partecipi consapevolmente e volontariamente all'azione criminosa comune, condividendone il fine. L'accertamento del concorso di persone non richiede la prova di un ruolo specifico e di un apporto causale di ciascun concorrente, essendo sufficiente che emerga la sua adesione al programma criminoso e il suo contributo, anche indiretto, alla realizzazione del fatto. Le dichiarazioni dei correi, se convergenti e sorrette da riscontri oggettivi, costituiscono valido elemento di prova della responsabilità concorsuale, non essendo necessario che le stesse siano pienamente attendibili sotto ogni profilo. Inoltre, la mancata dissociazione del concorrente dal fatto illecito realizzato dagli altri partecipi, pur in assenza di un suo contributo materiale, è indice della sua volontà di aderire al programma criminoso comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/12/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BIANCHI MICHELE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TOCCI STEFANO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore, avvocato (OMISSIS), che insiste nei motivi del ricorso e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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