Il reato di rissa si configura anche quando la contrapposizione fisica coinvolge un numero minimo di due persone, purché sia accertata la reciproca volontà di affrontarsi e scontrarsi, a prescindere dalla dinamica degli eventi e dalla circostanza che uno dei partecipanti abbia assunto un ruolo meramente difensivo. Ai fini della sussistenza del reato di rissa, non è necessario che tutti i partecipanti abbiano assunto un ruolo attivo e aggressivo, essendo sufficiente che vi sia stata una reciproca volontà di affrontarsi fisicamente, indipendentemente dalla sproporzione numerica o dalla diversa intensità della condotta posta in essere dai singoli soggetti coinvolti. Pertanto, il reato di rissa si configura anche quando uno dei partecipanti abbia agito in una posizione meramente difensiva, purché sia accertata la reciproca volontà di affrontarsi fisicamente tra almeno due persone. La motivazione della sentenza deve dare conto in modo chiaro ed esaustivo della sussistenza di tali elementi costitutivi del reato, senza che sia necessario un numero minimo di partecipanti attivamente coinvolti nella colluttazione.