Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44070 del 26 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:44070PEN

Massima

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Il terzo estraneo al procedimento di prevenzione, pur non essendo formalmente titolare del bene confiscato, può intervenire nel giudizio per dimostrare la sua effettiva proprietà sul bene, ma tale intervento è ammissibile solo se il terzo risulti essere stato chiamato in giudizio ai sensi della legge, in quanto il procedimento di prevenzione si svolge nei confronti di tutti i soggetti cui risultano appartenere i beni sequestrati. Pertanto, il terzo che non sia stato formalmente chiamato in giudizio non può proporre incidente di esecuzione per ottenere la revoca della confisca, in quanto tale domanda tenderebbe a vanificare il giudicato formatosi nel procedimento di prevenzione, nel quale è stata citata e si è normalmente difesa la persona cui il bene risultava appartenere. La norma di legge che disciplina il procedimento di prevenzione è chiara nel garantire, nei limiti della ragionevolezza, i diritti dei terzi, sicché è manifestamente infondata l'eccezione di incostituzionalità sollevata dal ricorrente non legittimato ad intervenire.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BO. SE. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 11/10/2007 TRIBUNALE di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ROMBOLA' MARCELLO;

lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con decreto in data 11/10/07 il Tribunale di Palermo, sezione misure di prevenzione, dichiarava inammissibile l'istanza di Bo. Se. intesa all…

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