Il provvedimento di diniego del rinnovo dell'autorizzazione al porto d'armi per difesa personale deve essere adeguatamente motivato, anche in relazione ai pareri favorevoli espressi dalle autorità di pubblica sicurezza, tenendo conto della situazione di particolare pericolosità del territorio di riferimento e del rischio specifico cui sono esposti i professionisti, come i medici di base, nell'esercizio della loro attività, specie se svolta anche al di fuori dell'ambito cittadino. Inoltre, nel caso di rinnovo e non di primo rilascio, devono essere valutati eventuali sopravvenuti cambiamenti nelle condizioni dell'interessato, senza limitarsi a considerazioni di carattere generale sulla pericolosità del territorio o all'assenza di precedenti abusi. Il provvedimento di diniego, pertanto, deve essere adeguatamente motivato in relazione alla situazione concreta dell'interessato e alle risultanze istruttorie, senza potersi discostare dai pareri favorevoli espressi dalle autorità di pubblica sicurezza senza una puntuale e congrua motivazione.