Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30511 del 2 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:30511PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere revocato o sostituito con una misura meno afflittiva solo in presenza di nuovi elementi che incidano in modo significativo sul quadro indiziario originariamente valutato, determinando un mutamento in melius della situazione cautelare. Il mero decorso del tempo, la buona condotta del soggetto e la definizione del primo grado di giudizio non costituiscono di per sé sopravvenienze idonee a degradare il concreto e attuale pericolo di recidiva, specie quando il soggetto risulti gravato da precedenti penali anche specifici e sia stato sorpreso nella detenzione di una notevole quantità di stupefacenti, indice di un collegamento con la rete criminale dedita allo spaccio. In tali ipotesi, il giudice della cautela non deve rivalutare l'attualità e la concretezza del pericolo di reiterazione del reato, già accertato nelle precedenti fasi cautelari, ma verificare esclusivamente se i nuovi elementi dedotti siano idonei a incidere su tale pericolo, in conformità al consolidato principio di diritto secondo cui l'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare non può trovare accoglimento quando si fondi su censure relative agli stessi elementi indiziari posti a base dell'ordinanza applicativa, in assenza di un mutamento in melius del quadro cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/02/2020 del Tribunale di Campobasso;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe indicata, il Tribunale del riesame …

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