Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17711 del 10 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:17711PEN

Massima

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La violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza senza obbligo di soggiorno, contestata in epoca anteriore all'entrata in vigore della legge che ha introdotto la fattispecie delittuosa di inosservanza degli obblighi o delle prescrizioni della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, deve essere valutata secondo la normativa vigente al momento della commissione del fatto, configurandosi come una contravvenzione punita meno severamente. Pertanto, qualora sia trascorso il termine prescrizionale di tre anni, previsto per i reati puniti con la pena dell'arresto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio per intervenuta prescrizione del reato. Il giudice non è tenuto ad accertare l'esistenza di una causa di immediata declaratoria di non punibilità ai sensi dell'art. 129 c.p.p. qualora il reato risulti estinto per prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BARI;

nei confronti di:

1) LA. IG. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 19240/2008 GIP TRIBUNALE di BARI, del 02/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

udito il P.G. in persona del Dott. Baglione Tindari che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E …

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